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Italiani all'estero: perso negli ultimi tre anni un milione di persone

Italiani all'estero: perso negli ultimi tre anni un milione di persone

Non si arresta il fenomeno migratorio degli italiani. Barcellona, Parigi e Berlino le mete preferite dai giovani, che cercano lavoro in Europa

Dal 2020 l’Italia ha perso circa un milione di connazionali residenti.
Sono per lo più giovani tra i 18 ed i 34 anni che hanno scelto, un volta concluso il proprio percorso di studi (scuola superiore, università o master di specializzazione), di trasferirsi all’estero per un periodo più o meno lungo, a volte anche per sempre.
Le Regioni che ne hanno persi di più sono Toscana, Veneto e Lombardia.
Considerando un arco temporale più ampio e una fascia più variegata di persone, dal 2008 al 2023 quasi sei milioni di italiani hanno deciso di lasciare il Bel Paese, un aumento del 91%.
Il numero delle donne è aumentato del 99,3%, quello dei minori del 78,3% (ovviamente a seguito dei genitori) e degli over 65 del 109,8%.
Sono dunque sempre più coloro che, maturati gli anni della pensione, con ormai figli grandi e indipendenti, decidono che è arrivato il momento di godersi la vita per davvero e, “armi e bagagli”, scelgono una meta estera, prevalentemente al caldo, economicamente favorevole, dove una “normale” pensione italiana si trasforma in un piccolo gruzzolo d’oro.
Molti puntano su un’isola delle Canarie o sulla Tunisia (qui, tra l’altro, si può godere dell’esenzione fiscale sull’80% della pensione), ma anche sul Portogallo (un decennio di esenzione fiscale); i più audaci su Capo Verde (assistenza sanitaria al Top) o sulla Thailandia (qui basta dimostrare di avere 6000 euro in conto corrente per trasferirsi o, appunto, una pensione) o ancora sull’Indonesia, Bali, in particolare, dove è possibile affittare una villetta con giardino e piscina a due passi dalla spiaggia a 700 euro al mese. E non mancano, infine le più variegate mete esotiche caraibiche, il Messico su tutte.

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I giovani sono cittadini europei

Quindi non solo “cervelli in fuga” ma fuga più o meno generalizzata, come ha evidenziato un’indagine della Fondazione Migrantes presieduta da monsignor Gianfranco Perego, che ha sciorinato una serie di dati focalizzando la ricerca soprattutto sui giovani.
In questo caso, il 75,3% ha scelto comunque di restare in Europa. E il motivo è sempre lo stesso, il lavoro, soprattutto per chi ha in tasca una laurea.
La metà dei giovani laureati che sceglie di trasferirsi in un altro Paese europeo lo fa perché vuole quell’autonomia finanziaria che il primo lavoro post laurea trovato in Italia non gli consentirebbe. Uno stage a meno di 1000 euro mensili è quello che viene proposto nella maggior parte dei casi nel Bel Paese.
Mentre in Germania e Francia le retribuzioni di partenza sono nel range di 30.000- 40.000 euro annuali, raggiungendo in alcuni casi già i 45.000 di retribuzione lorda al primo impiego in Germania.

Barcellona, Parigi e Berlino le mete preferite

Parallelamente alla ricerca della Fondazione Migrantes, presieduta da monsignor Gianfranco Perego, c’è anche il recente studio condotto, su circa un milione di utenti, da HousingAnywhere, la più grande piattaforma europea di affitti a medio termine che ha appena pubblicato la classifica delle città europee maggiormente ricercate dai giovani italiani per trasferirsi all’estero nel 2023.
La ricerca interna riguarda principalmente gli studenti e i giovani professionisti che hanno cercato alloggio all’estero per seguire nuovi programmi di studio o opportunità di carriera.
I dati hanno evidenziato come Barcellona, Parigi, Berlino, Amsterdam e Madrid abbiano conquistato il podio di città più ambite, con Madrid e Parigi che hanno registrato l’aumento di interesse più significativo rispetto allo scorso anno.
“Negli ultimi anni, il numero di italiani desiderosi di trasferirsi oltre confine è in costante aumento – spiega Luca Contella, responsabile commerciale Sud Europa di HousingAnywhere – Secondo l’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all’Estero), a maggio 2023 vivevano fuori dall’Italia oltre sei milioni di persone, più di tre milioni in più rispetto al 2006 (ISTAT).

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Luca Contella, responsabile commerciale Sud Europa di HousingAnywhere

Anche i dati interni della piattaforma HousingAnywhere confermano la forte tendenza: “nel 2023, il numero di utenti italiani che hanno cercato immobili in affitto fuori dall’Italia è aumentato di oltre il 12% rispetto allo scorso anno. Barcellona, Parigi e Berlino, tra le destinazioni preferite dagli studenti e dai giovani professionisti”.

Le città della top 10 dei giovani italiani che emigrano

I dati di HousingAnywhere identificano Barcellona come la meta più attrattiva, che raccoglie l’8,2% di tutti gli utenti italiani in cerca di una nuova casa all’estero, con il clima mediterraneo, lo stile di vita rilassato e le opportunità di lavoro, che fungono ancora da perno solido per la metropoli.
Parigi segue da vicino come seconda città più popolare, con il 7,9% degli utenti. Rispetto al 2022, la capitale della moda e dell’arte è salita dalla quarta alla seconda posizione della classifica, con un impressionante aumento della domanda del 29,4% rispetto all’anno precedente.
La città di Berlino, con il suo vivace scenario musicale e di startup, si è assicurata invece il terzo posto, con il 6,8% degli utenti che stanno esplorando le opzioni di affitto nella capitale tedesca. La rimonta più significativa dopo la pandemia è quella dell’elegante Madrid, che nel 2023 ha salito ulteriormente classifica arrivando a sorpresa al quinto posto: nel 2020 si era posizionata solo diciottesima, e l’anno scorso settima. Londra, scavalcata da Madrid, scende al sesto posto.
Seguono poi a ruota Monaco, che viene selezionata dal 4.3% degli utenti e che si trova al settimo posto, Bruxelles, ottava, sempre con un 4.3% di giovani che scelgono la capitale del Belgio come residenza e infine Vienna, al nono posto (4.1%) e Lisbona, al decimo posto con un 3.1% di preferenze.

Gli affitti schizzano verso l’alto

Complice la carenza di immobili residenziali in affitto nelle principali città europee, i prezzi degli affitti sono ancora in aumento in quasi tutte le città, soprattutto quelle più gettonate, dove la domanda è crescente. I prezzi delle camere e dei monolocali a Barcellona hanno registrato un aumento rispettivamente del 6% e del 12,1% (arrivando rispettivamente a 635 e 1.006 euro).
A Parigi, invece, i prezzi degli affitti hanno registrato un aumento medio annuo del 3,7% (5,9% per le camere, 0,9% per i monolocali e 4,3% per gli appartamenti, fino ad arrivare rispettivamente a 720, 1.350 e 1.880 euro). Non va meglio ad Amsterdam, la quarta città in classifica, che si riconferma la destinazione più cara in Europa: per una stanza si pagano ben 920 euro. Il costo medio per un bilocale a Madrid è 1.350 euro, per un monolocale 950 euro, mentre le stanze private sono affittabili a 560 euro. Un trend, quindi che mette in linea gli affitti di Venezia: 300 euro per una stanza condivisa, 750 per una privata, dai 1.300 ai 1.500 per un piccolo appartamento, questi i dati registrati da HousingAnywhere.

Claudia Meschini

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