Il regalo di Natale più grande del mondo? La Statua della Libertà di New York. Le palline colorate sull’albero simboleggiano le abilità di un vecchio giocoliere
Natale è ormai alle porte: nelle case brillano alberi addobbati, nelle vie delle città fanno bella mostra di sé le più varie decorazioni e i bambini guardano il cielo in trepida attesa dello scampanellio delle renne che trainano la slitta di Babbo Natale carica di doni.
Dall’albero al Presepe, è il momento delle tradizioni con il rito di lunghi pranzi e cene in famiglia, le classiche giocate a tombola, i film da vedere in compagnia, lo scambio dei regali.
Ma vi siete mai chiesti per esempio quali sono le origini dell’albero di natale o perché vi appendiamo delle palline colorate? Oppure quale sia stato il record di luci accese contemporaneamente su un albero? Scopriamo insieme alcune curiosità.
Le origini dell’albero di Natale
L’albero di Natale ha origini antichissime, che rimandano all’antico Egitto. Lì si usava costruire e decorare piccole piramidi in legno in onore del Dio del Sole.
Una tradizione che successivamente ispirò i popoli del Nord Europa. Dalla Lestonia in cui nel XV secolo si iniziarono a decorare gli alberi con frutti invernali per il giorno di Natale, l’usanza si è estesa in Lettonia e Germania arrivando poi in tutto il mondo.
I primi ad addobbare un albero artificiale furono ancora i tedeschi, che utilizzarono piume d’oca tinte di verde, mentre il primo a decorare un albero di Natale moderno, secondo quanto riportano diversi siti americani, sarebbe stato inaspettatamente Martin Lutero che, nel 1.500, avrebbe aggiunto delle candele ispirandosi al luccichio delle stelle.
Se però le luci hanno trovato un loro perché, le palline colorate … da dove arrivano?
La risposta ci porta a Betlemme e all’abilità di un vecchio giocoliere.
Narra la leggenda che un artista molto povero si rammaricasse di non aver nulla da offrire al bambin Gesù e che abbia così deciso di donare la sua arte più preziosa allestendo uno spettacolo solo per lui, riuscendo a farlo sorridere grazie alle sue palline colorate.
Il Presepe: già nel suo nome il senso del Natale
Un altro simbolo del periodo natalizio è il presepe che così si chiama da etimologia latina “praesepe” che significa mangiatoia.
E’ il simbolo natalizio per eccellenza, perché, attraverso la ricostruzione scenografica della nascita di Gesù e del contesto in cui è avvenuta, veicola il messaggio di un Dio bambino che rinnova ogni anno il suo presentarsi a noi povero e indifeso.
C’è un Paese nel mondo in cui, però, tra le statuine tradizionali ne appare una un po’ strana. E’ quella di “Caga Tio“, una sorta di Babbo Natale accucciato e con i pantaloni abbassati pronto a fare i propri bisogni. Un elemento che poco sembra avere a che fare con il Natale ma che, in Catalogna, è considerato di buon auspicio.
Gli strani volti del Natale
Se lo spagnolo Caga Tio può sembrarci una stranezza, non occorre uscire dall’Italia per trovare altri volti di Babbo Natale. In Alto Adige per esempio, ma anche in Austria, c’è “Krampus”, un demone con denti aguzzi e corna da caprone che segue Santa Claus alla ricerca di bambini cattivi.
Anche nella cultura dei paesi scandinavi Babbo Natale è un uomo-capra (Yule Goat) e in Svezia è possibile vedere piccoli ornamenti di paglia a forma di capra appesi sugli alberi.
Ancora, se in Italia Babbo Natale lascia di solito i doni sotto l’albero, in Francia invece infila i regali nelle scarpe dei bambini.
E a proposito di scarpe, nella Repubblica Ceca, durante la vigilia di Natale, tradizione vuole che le single del Paese si posizionino spalle a una porta e lancino una scarpa sopra le loro teste. Se atterrerà con la punta rivolta verso la porta la ragazza si sposerà entro l’anno.
Infine, a Caracas, il periodo del Natale è legato, per adulti e bambini, all’uso dei pattini a rotelle. Dal 15 al 23 dicembre, infatti, vengono usati per andare alla messa quotidiana e la tradizione è così sentita che precise ordinanze bloccano il traffico per garantire la sicurezza.
Il record di luci accese e il regalo più grande del mondo
Il Natale è anche occasione per tentare di aggiudicarsi dei record.
Esiste così quello delle maggior numero di luci accese contemporaneamente su un albero di natale. Certificato dal Guinnes World Record, il primato è stato ottenuto in Belgio nel 2010 con l’attivazione di ben 194.672 luci.
Il record degli addobbi più costosi, invece, va ad Abu Dabi, negli Emirati Arabi Uniti, dove ancora nel 2010 un albero alto circa 13 metri è stato ricoperto di addobbi per un valore di 11 milioni di dollari.
E il pupazzo di neve più alto di sempre? E’ stato realizzato nel 2008, in un mese, a Bethel, nel Maine e misurava più di 37 metri.
Anche la Statua della Libertà di new York nasconde una curiosità. E’ il regalo di Natale più grande del mondo.
La statua, trasportata in 1.883 casse e donata agli Stati Uniti dalla Francia, è simbolo dell’amicizia tra i due Paesi.