L’evento si svolgerà quest’anno nelle giornate del 8, 9, 10, 16, 17, 29 e 30 dicembre e il 5 e 6 gennaio 2024. Il gemellaggio con Greggio
Ritorna la magia del “Presepe vivente nei Sassi di Matera”.
Una tradizione giunta quest’anno alla tredicesima edizione che si svolgerà per 9 giorni tra i Sassi Barisano e Caveoso e che come sempre attira decine di migliaia di visitatori.
Gli antichi rioni della città si confermano la location ideale per ricordare luoghi e avvenimenti legati alla nascita di Gesù ravvivando i vicoli, le stradine e le piazzette del luogo, Patrimonio dell’Umanità dal 1993.
L’edizione 2023 conta già quattrocento pullman e oltre diecimila persone prenotate per l’evento. Un numero di visitatori che ha in larga misura superato quelli dei precedenti anni. E che quest’anno presenta delle novità.
Il gemellaggio con Greccio, dove tutto ebbe inizio
Tra le novità di quest’anno c’è il gemellaggio con il presepe vivente di Greccio (Rieti), che rinnova da 800 anni la tradizione del Presepe di San Francesco d’Assisi. Il gemellaggio è legato alle peculiarità delle due rappresentazioni della Natività, accolte in ambienti unici e legate alla religiosità popolare.
L’evento di Matera 2023 ha come tema “Il presepe d’Italia: pane e pace”. Si svolgerà, per la regia teatrale di Giampiero Francese lungo un percorso di quattro km negli spazi suggestivi degli antichi rioni di tufo con la presenza di 200 figuranti e gruppi storici rievocativi che si esibiranno a turno nelle giornate di rappresentazione.
Gli allestimenti ricorderanno l’antica Betlemme. I luoghi della Natività si potranno scoprire attraverso una “videomapping” proiettata in Piazza San Pietro Caveoso incentrata sul messaggio di San Francesco d’Assisi. I presepi viventi si trovano in tutto il mondo occidentale cristiano e sono organizzati anche da fedeli di altre chiese.
Le grotte illuminate per il presepe vivente
La prima rappresentazione vivente della natività fu all’epoca di San Francesco d’Assisi che la realizzò nel 1223, dopo aver ottenuto l’autorizzazione da Papa Onorio III.
Da allora la tradizione di diffuse in tutta Italia e negli altri Paesi cristiani. Oggi, a Matera, attraversando lo splendido e caratteristico borgo, ci si immerge in una magica atmosfera che riporta indietro nel tempo riproponendo i tratti dell’epoca. Dagli antichi mestieri ai soldati romani ai venditori di merci è un vero e proprio tuffo nel passato.
Una novità che renderà ancora più suggestiva la tradizione del Presepe vivente di Matera è l’illuminazione a basso impatto luminoso e ricarica solare di una decina di grotte in un versante di Murgia Timone, nel parco delle chiese rupestri.
Silvia Bolognini