Tra Terra piatta, alimentazione e ora legale, un centinaio di persone si sono riunite a Roma con l’obiettivo di dare vita a una nuova religione
Tutto vale il contrario di tutto. Potrebbe essere questo il motto che sintetizza il loro pensiero.
Che parte dal terrapiattismo: la Terra non sarebbe una sfera ma un disco piatto delimitato dai ghiacci antartici sull’esterno, un Polo Sud dilatato a cerchio. Senza alcun pericolo di caduta nel precipizio, perché i ghiacci dell’Antartide farebbero da barriera prima di arrivare al baratro.
Dalla regola fondante, deriva tutto il resto. Come il diniego dell’allunaggio, che non sarebbe mai avvenuto, il Covid, che non sarebbe mai esistito o le Torri Gemelle di New York, che non sarebbero state abbattute da aerei di linea. E via una lunga lista di nuove verità che oggi vogliono farsi religione. Ufficialmente.
Per acquisire “potere“, fondi (l’8 per mille) e veri e propri luoghi di culto.
I sostenitori della necessità di fondare questa nuova “chiesa” si sono riuniti di recente a Roma, dove, per le loro teorie alternative, hanno coniato il nuovo nome di neomondismo.
Dichiarando di volere proprie “leggi, tribunali, scuole“.
Le teorie alternative
Circa un centinaio, arrivati da varie parti d’Italia, molti altri collegati online, hanno preso parte all’incontro dei “neomondisti”.
Un nome che raggruppa terrapiattisti, negazionisti del Covid e i fedeli di una nuova religione, quella del Popolo vivente e degli ShinSekay.
A guidare l’incontro, Gabriele Ceracchini, regista e montatore cine-televisivo che nella sua partecipazione al programma “Tu Sì Que Vales” ha già espresso le sue teorie e perplessità sul Covid definendolo “un’ invenzione e un’epidemia mediatica” e ribadendo il proprio concetto di terrapiattismo, a suo dire avvalorato anche dal fuso orario, che servirebbe a celare il fatto che la Terra non è una sfera.
Con l’ora legale mille anni in più.
Ma c’è anche altro. Una delle teorie più in voga dei terrapiattisti, per esempio, è quella secondo cui mille anni sarebbero stati aggiunti in maniera arbitraria alla storia del mondo.
In pratica staremmo ancora vivendo nell’undicesimo secolo e non nel 21esimo.
Foto satellitari, mappamondi, atlanti e libri di scuola sarebbero poi strumenti di propaganda, creati dal sistema per non farci conoscere la verità e le immagini che ci dicono essere raccolte dallo spazio sarebbero in realtà grafiche realizzate al computer create ad hoc per convincerci che davvero viviamo su un pianeta sferico (e qui ritorna la teoria di base).
Neppure i fiumi esisterebbero in modo naturale: come ha spiegato durante l’incontro la geografa Sara Gamberoni, sarebbero in realtà “antiche infrastrutture” frutto dell’ingegneria idraulica umana. I pianeti e i corpi celesti, poi, sarebbero ologrammi e l’Oceania si troverebbe altrove rispetto a quello che ci hanno insegnato.
Per vedere realmente questo continente, frutto di un complotto che alcuni piloti d’aereo avrebbero confermato, basterebbe salire sulla cima di un monte in Norvegia, dove la si potrebbe scorgere all’orizzonte.
Le pietanze carpotecniche dei terrapiattisti
La nuova religione dei neomondisti pone molta attenzione anche all’alimentazione.
Tutto ciò di cui ci cibiamo ogni giorno, secondo gli adepti, è superfluo. Per questo, sostengono la dieta fruttariana: frutta dolce, frutta ortaggio e frutta grassa, che combinate assieme danno vita alle loro ricette carpotecniche, pietanze che, ha spiegato Ceracchini, “ricreano qualsiasi pietanza della tradizione onnivora”.
Dall’iniziale “sarebbe sufficiente una sola mela, da consumare tassativamente alle ore 19″ per trarre appieno tutti i benefici che ne possono conseguire (come essere felici, star bene dormendo solo 4 ore per notte e potersi non lavare più i denti), la teoria si è allargata dal fruttarismo durante il giorno alla possibilità di aprire alla cucina vegana la sera.
I poteri occulti
Alla base dell’idea di voler riconosciute le proprie idee come una vera e propria religione, la volontà dichiarata dei terrapiattisti ora neomondisti è quella di “creare una forma di tutela e di autonomia per coloro che hanno una diversa visione del mondo” e che credono siano i poteri occulti a orchestrare ogni cosa.
Compresa la premier Meloni, ritenuta di fatto priva di potere decisionale in quanto “interfaccia di un potere occulto che detta l’agenda“.
Poiché la più grande arma dei poteri occulti sarebbe la capacità di fingersi inesistenti creando nelle persone una “dissonanza cognitiva” (vedere ciò che ti vogliono far vedere), il neomondismo lancia ora la sua nuova sfida: creare “uno Stato nello Stato”, con una propria moneta e proprie istituzioni.