L’azienda sanitaria veneziana conta su un’inusuale distribuzione equilibrata degli incarichi di dirigenza. Anzi, le donne sono in sorpasso
E’ uno di quei casi che fanno notizia perché sono in controtendenza.
O avanti più di altri quanto a parità di genere.
L’Azienda sanitaria Ulss 3 Serenissima di Venezia, di cui fanno parte circa ottomila dipendenti, vanta infatti un primato inusuale: in termini di presenza femminile, ma soprattutto di incarichi di dirigenza al femminile, i cui numeri evidenziano già un sorpasso: 660 dirigenti donne contro 558 dirigenti uomini.
A questi, si aggiungono ora i nuovi sette Primariati in unità operative cruciali dell’Azienda, assegnati a sette professioniste pronte ad assumere il ruolo di Direttore di Unità Operativa.
L’ingegnere Silvia Baldan dell’area Sistemi Informativi dell’Azienda sanitaria, le dottoresse Sara Calamelli della Cardiologia dell’Ospedale di Dolo, Enrica Milan di Disabilità e Non Autosufficienza dell’intero territorio dell’Ulss 3, Annamaria Del Sole di Prevenzione, Servizio Igiene, Nutrizione e Alimenti, Ambra Cappellari della Neuropsichiatria infantile all’Ospedale di Dolo, Marina Paties della sanità penitenziaria e Ornella Barbato del Reparto di Medicina generale dell’ospedale di Mirano.
“Non sorprende il fatto che ad entrare in ruolo, come dirigenti apicali, siano sette donne – commenta il Direttore Generale Edgardo Contato -. Da tempo ormai nella nostra Ulss 3 Serenissima professioniste e specialiste di sesso femminile hanno saputo conquistare incarichi importanti, certificando anche in questo modo quanto sanno fare nel loro ambito professionale. La nostra è un’azienda grande, tra le prime del territorio per fatturato, nella quale la contemporanea presenza, nella governance, di entrambi i sessi, in equilibrio tra loro quanto al numero di dirigenti, immette un respiro, una sensibilità, uno sguardo ancora più ricchi”.