Tra la spiaggia e la posidonia, ad Arzachena, migliaia di monete d’oro
Ci sono storie che alimentano vere e proprie leggende. E tesori nascosti che ricompaiono dal nulla, un giorno qualsiasi, mentre una persona qualsiasi si reca in mare per una normale giornata da sub.
E’ ciò che è accaduto in Sardegna e in questi giorni sta facendo il giro del mondo.
A pochi metri di profondità, nel trasparente mare dell’isola, un privato cittadino ha fatto una delle scoperte che resteranno nella storia dell’archeologia e della numismatica: quella di un vero e proprio tesoro di monete d’oro.
Un’avventura che molti sognano fin da bambini, alimentata dai racconti delle avventure dei pirati o dalle tante leggende sui tesori nascosti nel profondo del mare.
Nella realtà, la segnalazione è stata subito fatta al Nucleo archeologico subacqueo della Soprintendenza di Sassari e Nuoro, la quale si è attivata tempestivamente per il recupero delle monete.
Che sono tantissime, dalle 30 mila alle 50 mila secondo le prime stime e risalenti al periodo compreso tra il 324 e il 340 d.C.
Le antiche monete romane
Sono distribuite in due grandi aree di sabbia nel territorio di Arzachena, tra la spiaggia e la posidonia e questo fa pensare che, molto probabilmente, potrebbero esserci nelle vicinanze anche i resti di un antico relitto.
Nel posto, infatti, sono state trovate anche alcune parti di anfore di produzione africana e altre di produzione orientale.
Le monete sono state coniate dalle zecche dell’impero romano (ad eccezione di Antiochia, Alessandria e Cartagine) e sono in un buon stato di conservazione.
In viaggio verso chissà quali lidi, sono state cullate dalle onde del mare per secoli dopo esser fuoriuscite da una nave probabilmente affondata.
Sono arrivate poi sulla costa sarda, dove il ricordo dei cesari , da Costantino il grande in poi, riporta a un’epoca in cui Roma era un impero ricco e potente.
Che commerciava via mare e che nel mare ha lasciato un patrimonio sommerso inestimabile, visto che, secondo la leggenda, i tesori dei romani che non sono stati ritrovati sarebbero numerosi. Come i relitti sommersi, che oggi rappresentano preziose testimonianze storiche e virtuali ma dettagliatissimi viaggi nel passato.