Lo studio: meno del 14% dei contribuenti paga oltre il 62,5% delle tasse sul reddito
Le tasse, evidentemente, non sono uguali per tutti. Perché, nonostante i 31, 365 milioni di contribuenti che hanno versato nel 2022 almeno un euro siano il dato più alto dal 2008, quasi la metà degli italiani, tra cui i bambini, non ha pagato nemmeno un centesimo di imposta sul reddito guadagnato nel 2021.
Il dato emerge dallo studio di Itinerari previdenziali, che, sul tema delle imposte, evidenzia anche altri spunti che meritano una riflessione.
A partire dal fatto che il 62,52% dei 175,17 miliardi complessivi di entrate per le casse pubbliche (in crescita del +6,57% dai 164,36 dell’anno precedente) arrivino da appena il 13,94% del totale di contribuenti.
Italia, un Paese di poveri?
Quasi i due terzi dell’Irpef, in altri termini, è pagato da chi ha un reddito annuo da 35 mila euro in su. Anche perché a presentare la dichiarazione dei redditi sono stati quasi 41,5 milioni di italiani, dato anche questo in crescita, il 42,59% si è fermato sotto la soglia di 15 mila euro o addirittura ha dichiarato un reddito nullo o negativo, per un impatto percentuale sul totale delle imposte pagate pari appena all’1,73%.
Nel dettaglio, il 21,29% del totale, pari a oltre 8,8 milioni di persone, ha dichiarato di aver percepito tra 0 e 7.500 euro lordi, avendo pagato mediamente 26 euro di Irpef. Salendo alla fascia tra 7.500 e 15 mila euro si trovano altri più di 7,8 milioni di cittadini, che hanno versato in media 358 euro di Irpef, al netto del trattamento integrativo annuo.
E sono solo 31,366 milioni dei 41,497 i dichiaranti hanno pagato tasse.
La ripartenza dell’economia e i divari tra Nord e Sud
Eppure, prosegue lo studio, il 2021 ha segnato un netto recupero dell’economia dopo il Covid, con l’incremento di 10,8 miliardi di euro del gettito fiscale che ha ampiamente superato la perdita di 8,2 miliardi del 2020. Ma questo, nel dettaglio, ha aumentato ulteriormente le differenze tra le regioni settentrionali e il resto del Paese.
Al Nord, esattamente, il gettito è cresciuto del +7,18%, contro il +5,97% del Centro e il +5,54% del Sud.
Le regioni settentrionali, a partire dalla Lombardia, hanno così garantito il 57,43% (pari a 100,6 miliardi) del totale del gettito, scendendo al 21,83% del Centro (38,2 miliardi) e al 20,74% (36,3 miliardi) del Sud. Al Nord, i contribuenti sono il 75% della popolazione (e il 60% versa almeno un euro), al Centro si scende rispettivamente al 71,5% e al 54,7%, mentre al Meridione appena il 42,19% (sul 62,3% che fanno la dichiarazione) ha un reddito positivo.
Alberto Minazzi