L’Agenzia Spaziale Europea Esa ha presentato le prime 5 immagini scientifiche catturate nello spazio in istantanee
L’Universo come mai si era visto prima. E’ quello che mostrano le prime cinque immagini scientifiche del telescopio spaziale Euclid.
Sono istantanee, ancora in fase di test che contengono le tracce della materia e dell’energia oscure che occupano il 95% del cosmo e che questo strumento dovrà aiutare a conoscere.
Sono state presentate dall’Agenzia Spaziale Europea e già gli per gli esperti sono considerate rivoluzionarie. Basti pensare che fanno vedere miriadi di galassie sconosciute e lontanissime, un gigantesco ammasso di stelle, pianeti in formazione e stelle neonate.
Le immagini rivoluzionarie
Le prime immagini a colori catturate dell’universo visibile, vale a dire il 5% della superficie, rappresentano il primo passo per conoscere il lato oscuro che lo occupa per il 95%. Dopo le prime immagini di prova del 31 luglio, le prime scientifiche di ora sono la dimostrazione delle potenzialità dello strumento.
Tra le immagini, una mostra l’ammasso del Perseo mettendo in evidenza oltre alle sue mille galassie, altre 100 mila molto più distanti, alcune debolissime e mai viste e altre così lontane che la loro luce ha viaggiato per dieci miliardi di anni prima di essere catturata dagli strumenti di Euclid.
Grazie alla sua vista nell’infrarosso, il telescopio ha anche individuato la “Galassia nascosta”; la galassia NGC 6822 la cui forma irregolare rivela la natura primitiva e l’ammasso globulare NGC 6397 del quale sono state catturate tutte in una volta le centinaia di migliaia di stelle.
Il potente strumento è poi riuscito a penetrare oltre i gas e le polveri che avvolgono la Nebulosa Testa di cavallo, scoprendo pianeti in formazione e stelle neonate.
L’Italia tra i principali protagonisti della missione che fotografa l’universo
La missione di Euclid, da 1,4 miliardi di euro, è iniziata lo scorso luglio per indagare l’universo invisibile e capire di che cosa sono fatte la materia e l’energia oscure.
Il telescopio spaziale di Esa sarà impegnato per i prossimi sei anni anche con la partecipazione della Nasa. Insieme a Francia e Gran Bretagna, l’Italia è tra i principali protagonisti della spedizione con l’Agenzia Spaziale Italiana Asi, l’Istituto Nazionale di Astrofica Inaf, l’Istituto nazionale di Fisica Nucleare Infn e un numeroso gruppo di università e aziende.
Una mappa 3D dell’Universo
Scandagliando oltre un terzo del cielo e osservando più di un miliardo di galassie lontane fino a dieci miliardi di anni luce dalla Terra, Euclid ha l’ambizioso compito di creare la più grande e accurata mappa 3D dell’universo.
Questo grafico della forma, della posizione e del movimento delle galassie rivelerà come la materia è distribuita su distanze immense e come si è evoluta l’espansione dell’universo consentendo agli astronomi di dedurre le proprietà dell’energia e della materia oscure.
3500 scienziati per svelare i misteri dell’Universo
Ciò aiuterà a migliorare la comprensione del ruolo della gravità e a individuare la natura di queste entità così enigmatiche. Ad analizzare la raccolta dati, prevista a partire da gennaio 2024, sarà il Consorzio Euclid, un gruppo formato da 3.500 scienziati provenienti da più di trecento Istituti in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone e 80 aziende.
Partecipano anche numerose università italiane tra le quali quelle di Bologna, Ferrara, Torino, Genova, del Salento, Trieste, Statale di Milano, Sapienza di Roma, Roma Tre, Sissa e Cisas.