Venezia progetta la sua Città Campus. Università, enti e istituzioni insieme per un futuro giovane
La Città Campus di Venezia muove i primi passi.
Il ministero dell’Università e della Ricerca ha infatti approvato la proposta, presentata da Iuav, Comune, Marina militare e IPAV, di trasformare sei immobili di grandi dimensioni in residenze studentesche.
Grazie al contributo di 600 milioni di euro del PNRR, potranno offrire alloggio a 800 giovani in edifici storici di pregio.
L’approvazione è solo la prima tappa di un iter che prevede ora il passaggio ai bandi per l’erogazione dei finanziamenti.
Il rettore Albrecht: “Con il campus diffuso, lo sviluppo del tessuto urbano e sociale, una città più viva”
Ma è comunque un « primo importante risultato – ha commentato il rettore dello Iuav Benno Albrecht – che dimostra la fondatezza di un progetto che ha l’ambizione di dare alla città strutture e servizi di livello europeo. Alla base del progetto Venezia Città Campus – continua – c’è lo sviluppo del tessuto urbano e sociale della città, mediato dall’Università, in vista della creazione di un campus diffuso e di un sistema di residenzialità studentesca che renderà più viva la città. Per questo Iuav sta lavorando anche sul versante formativo, progettando corsi di laurea innovativi che amplieranno ulteriormente la portata internazionale dell’insegnamento universitario a Venezia».
Gli immobili proposti per lo studentato sono il complesso dell’Ospedaletto a Castello, l’ex Ospizio Badoer a Dorsoduro, l’ex convento delle Pizzocchere e il palazzo della Nunziatura a San Francesco della Vigna, l’Ospizio Renier Zen a Cannaregio e il Comprensorio Quintavalle a San Pietro di Castello.
L’assessore Mar: “Venezia Città Campus sta diventando una realtà”
Con le proprietà sono già stati formalizzati i partenariati così come sono garantite dall’ateneo di architettura competenze organizzative e progettuali per i lavori di restauro e di ottimizzazione energetica degli edifici.
«Questa iniziativa evidenzia una collaborazione senza precedenti tra il mondo accademico e gli enti pubblici, fornendo un contributo tangibile al consolidamento del progetto Venezia Città Campus che sta diventando una realtà, con un impatto positivo sulla città e la sua comunità universitaria, sulla quale abbiamo scelto di investire – ha detto l’assessore con delega all’Università Paola Mar -. È solo assicurando opportunità concrete di crescita per le giovani generazioni che possiamo aspirare a rendere il nostro centro urbano un luogo attrattivo per potenziali nuovi cittadini e favorirne la crescita demografica».
Edifici diffusi nella città storica
La maggior parte degli alloggi destinati secondo questo progetto agli studenti si trova nel sestiere di Castello.
Il solo Ospedaletto, che fu uno dei più importanti “Ospitali maggiori” di Venezia, ora di proprietà dell’IPAV, potrà ospitare 625 ragazzi.
Altri 20 posti saranno invece nel fabbricato di edilizia popolare di San Pietro di Castello. Ancora nello stesso sestiere 115 posti saranno a San Francesco della Vigna, che potrà ospitare rispettivamente 45 studenti nell’edificio che fino all’Ottocento ospitò le suore francescane e 70 nel cinquecentesco palazzo della Nunziatura che fu dimora del doge Andrea Gritti. Entrambi gli immobili di San Francesco della Vigna sono della Marina Militare.
Ai 760 posti complessivi di Castello si aggiungeranno altri 40 posti equamente suddivisi tra l’Ospizio Renier Zen di campo dei Gesuiti, nel sestiere di Cannaregio, che nel 1200 nacque per accogliere infermi e pellegrini e l’Ospizio Badoer di Dorsoduro (IPAV).
L’ammiraglio Andrea petroni: “La Marina Militare storicamente e tradizionalmente legata a Venezia”
«Dopo la sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione tra la Marina Militare e Iuav nel luglio scorso, la Forza Armata si è resa disponibile a candidare alcuni suoi importanti edifici storici e di pregio nell’ambito dell’iniziativa promossa dall’Ateneo veneziano, nell’ottica di una loro riqualificazione architettonico-infrastrutturale e per la creazione di nuove residenze universitarie, con l’aumento sensibile del numero di posti letto messi a disposizione dello studentato – ha ricordato l’ammiraglio di divisione Andrea Petroni, Comandante dell’Istituto di Studi Militari Marittimi e del Presidio Marina Militare di Venezia -. In questo modo la Marina Militare ha voluto rispondere concretamente alla problematica della residenzialità studentesca che interessa anche la città lagunare, in un clima di grande collaborazione con le Istituzioni locali, a testimonianza dell’attenzione della Forza Armata verso la città di Venezia, a cui è storicamente e tradizionalmente profondamente legata».