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Ue: la dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica

Ue: la dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica

I principi di Bruxelles per promuovere l’uso della bicicletta in tutta Europa. Obiettivo: raddoppiare i km percorsi entro il 2030

In Europa, il Paese che utilizza maggiormente le biciclette resta l’Olanda dove per il 36% della popolazione è il mezzo di trasporto principale.
Ma in molti altri Paesi il lavoro da fare è ancora molto per migliorare la qualità e la quantità delle infrastrutture dedicate ai ciclisti e incentivare l’utilizzo delle due ruote.
Per questo, la Commissione Europea ha proposto un elenco di principi che guardano allo sviluppo della mobilità sostenibile riconoscendo la bicicletta come mezzo di trasporto green, accessibile, inclusivo, economico e salutare con forte valore aggiunto per l’economia.
Nel 2022 nell’Ue sono state prodotte 14,7 milioni di biciclette con un incremento del 29% dal 2012 allo scorso anno.

La dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica

Ma, come sottolinea il report dell’European Cyclist’s Federation, aumentare la produzione creando un “ecosistema ciclistico” che comprenda produzione, turismo, vendita al dettaglio, salute e sport significa portare da uno ad almeno due milioni il numero di persone che lavorano nel comparto.
La dichiarazione sulla mobilità ciclistica della Commissione Ue è stata adottata nell’impegno generale a favore della sicurezza stradale e nel contesto delle Giornate della mobilità urbana in corso a Siviglia fino al 6 ottobre. Un’occasione per fare rete e scambiare idee sulle tecnologie e le tendenze emergenti nel settore dei trasporti.
Oltre a identificare le soluzioni a favore dei centri urbani più sostenibili e le più recenti novità nella pianificazione della mobilità urbana green.
I principi proposti aiuteranno l’Ue a raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo, della strategia complessiva per una mobilità sostenibile e intelligente e del piano d’azione per l’inquinamento zero.

biciclette

La sicurezza prima di tutto

Per migliorare e incentivare l’uso della bicicletta in tutti gli Stati Ue sono necessari, come precisa la Commissione, impegni chiari quali reti ciclistiche sicure e coerenti nelle città, migliori collegamenti con i mezzi di trasporto pubblico, parcheggi sicuri, punti di ricarica per le bici elettriche e autostrade per le biciclette che colleghino le città con le zone rurali.
“La sicurezza è un presupposto indispensabile per incoraggiare l’uso della bicicletta – sottolinea la Commissaria per i Trasporti Adina Valean -, in quanto i ciclisti sono vulnerabili e costituiscono il 9% delle vittime di incidenti stradali. Oltre a infrastrutture più sicure come piste ciclabili protette, tutti gli elementi “Safe System” dovrebbero applicarsi sia alle biciclette sia alle automobili, compresi il rispetto di velocità di sicurezza, un uso sicuro della strada e la corretta applicazione del codice stradale”.

Dalla produzione Made in Europa all’accessibilità delle piste

La “Cycling strategy” che ha l’obiettivo primario quello di raddoppiare i km percorsi in bicicletta nell’Unione europea entro il 2030, invita gli stati membri ad aumentare significativamente gli investimenti nella costruzione di infrastrutture ciclabili e a sostenere politiche industriali per l’intero comparto.
A partire dalla produzione Made in Europa stimolando così la competitività dell’industria.
L’invito è anche a garantire l’accessibilità delle piste ciclabili per le persone a mobilità ridotta, nonché a rendere l’uso della bicicletta abbordabile per i gruppi vulnerabili, sostenendo l’acquisto di questo mezzo o l’accesso a servizi di bike sharing.
In termini di finanziamenti la Commissione europea continuerà a sostenere l’uso delle due ruote attraverso il Fondo sociale per il clima, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo di coesione, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, lo strumento di sostegno tecnico e il dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Da parte loro, Parlamento europeo e Consiglio potranno rivedere il testo della dichiarazione e, se necessario incrementarlo con ulteriori impegni che portino al conseguimento dell’obbiettivo.

Silvia Bolognini

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