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COME CAMBIA IL MODO DI FARE ACQUISTI

COME CAMBIA  IL MODO DI FARE ACQUISTI


Il caso Groupon: fenomeno passeggero o l’inizio di nuova modalità di interazione tra cliente e mercato?
Quali sono le nuove dinamiche dello shopping create dal web? Il fenomeno Groupon sta facendo scuola? Groupon è un servizio affidabile o no? Negli ultimi tempi è ciò che si sono chiesti e si chiedono in molti. In sé il meccanismo ideato da Groupon è molto semplice ed efficace: è basato sul principio che se un bene o un servizio è acquistato da moltissime persone, lo stesso può essere offerto ad un prezzo basso o scontato. Chi offre il bene o il servizio solitamente applica almeno il 50% di sconto rispetto alla vendita tramite i canali tradizionali e l’altro 50% viene diviso in parti uguali tra Groupon e il venditore. In sostanza il venditore guadagna il 25% del prezzo originale mentre l’acquirente lo acquista almeno alla metà. Su Groupon e su tutti gli altri siti simili a Groupon si propongono beni di ogni genere ma anche servizi come trattamenti estetici, giornate in centri benessere, pulizie di denti, cene in ristoranti di tendenza e molto altro… tutte queste offerte sono geolocalizzate, cioè sono suddivise per città potendo così proporre quelle realmente più vicine all’utente che utilizzi tale servizio. Quello di Groupon è quindi un fenomeno passeggero o l’inizio di nuova modalità di interazione tra cliente e mercato? Abbiamo intervistato a tal proposito Boris Hageney, Vice Presidente Groupon per l’Italia, Spagna, Portogallo e Grecia.
Chi è e di cosa si occupa Groupon in Italia? «Groupon, fondata a Chicago nel 2008 da Andrew Mason, è leader mondiale nel settore dei gruppi di acquisto online. In America cresce da subito a ritmo straordinario e approda in Europa nel 2010, diffondendosi rapidamente fra utenti ed esercenti locali. In Italia arriva a marzo 2010, stabilendo a Milano la sede operativa e strategica. Il modello di business si estende velocemente sul territorio nazionale, raggiungendo più di 50 città italiane. Groupon è quotata in borsa al NASDAQ da novembre 2011 ed è oggi presente in 48 Paesi del mondo. L’obiettivo di Groupon è permettere agli utenti di vivere la propria città e conoscere le migliori cose da fare, mangiare e provare a prezzi straordinari, e allo stesso tempo garantire agli esercenti commerciali una visibilità notevole. Per gli utenti Groupon è una guida per il tempo libero; per gli esercenti è una vera e propria campagna di marketing».
Groupon è stato lanciato nel novembre 2008 a Chicago, seguita poco dopo da Boston, New York e Toronto. In Italia è approdato nel maggio 2010. Com’è stato possibile adattare questo tipo di servizio di acquisto collettivo alla realtà italiana? «Groupon è un nuovo modello di business che sin dall’inizio si è esteso rapidamente in tutti Paesi in cui è attivo, rivoluzionando radicalmente il modo di fare acquisti, e adattandosi a tutti i Paesi perché si fonda sul bisogno degli esercenti commerciali locali di avere nuovi clienti. Complice anche la consapevolezza e la fiducia da parte degli acquirenti di poter trovare occasioni in rete e vivere esperienze ogni giorno diverse ma risparmiando».


Quali differenziazioni territoriali avete introdotto?E nello specifico dell’area di Venezia-Padova-Treviso, una fra le aree più densamente popolate e produttive di Italia? «Il core business di Groupon è il mercato locale delle città in cui è attivo; cerchiamo di offrire in ogni regione o città il meglio che la zona possa offrire in termini di servizi, trattamenti, locali, ristoranti».
Quali sono le tipologie di azienda del nostro territorio che si interfacciano con voi? «Si va dal piccolo centro estetico alla spa di grandi dimensioni, dal ristorante di nuova apertura che vuole farsi conoscere a quello stellato, dagli hotel più noti agli alberghi dei piccoli centri urbani, dai centri di servizi sportivi a quelli per il tempo libero. Il ventaglio è molto ampio e il nostro lavoro sta nel formulare l’offerta giusta in base alle singole esigenze, permettendo di vivere il tempo libero in città e di conoscere sempre meglio il proprio territorio».
Ci sono settori che più di altri, sempre nella nostra area di riferimento (Venezia-Padova-Treviso) attirano l’attenzione e quindi gli acquisti? «In generale le categorie di consumo più apprezzate e vendute sono food, estetica e viaggi».
Quali sono le aree geografiche del nostro territorio che più rispondono alle vostre proposte? «Le grandi città come Padova, Verona, Treviso e Venezia rispondono molto bene al fenomeno e gli utenti sono particolarmente attivi, collezionando un buon numero di coupon pro-capite acquistati. Le zone invece vanno considerate in funzione della proposta e viceversa, da qui può variare la tipologia di offerta e il relativo costo. Sicuramente le zone centrali delle città sono le più ambite dagli utenti e quelle che registrano numeri di coupon venduti leggermente più elevati rispetto alle zone periferiche, perché facilmente raggiungibili, più comode e magari più conosciute».
Quali ricadute hanno avuto la riduzione dei consumi e la crisi globale sulla crescita di Groupon? «Sicuramente la crisi ha accelerato la diffusione del fenomeno del social shopping, il potere del gruppo di acquisto online garantisce infatti uno sconto maggiore per tutti i membri del gruppo; tuttavia parliamo di un fenomeno già innescato, nato del 2008 in America. È il modello di business il vero segreto del successo di Groupon, non la crisi».
Negli ultimi tempi si sono susseguite numerose polemiche a seguito di attacchi da parte dell’Ordine di Medici, di Striscia la Notizia, Altroconsumo…. Come ha reagito Groupon in tali situazioni? «Sin dal primo momento siamo stati sempre molto aperti al dialogo e sempre disponibili ad ascoltare clienti, partner, media ed associazioni di categoria, incontrandoli di persona quando è stato opportuno. Cerchiamo di migliorare ogni giorno, anche imparando dagli errori commessi in passato; il nostro obiettivo è soddisfare partner e clienti, la vera forza del nostro business. Un tema diverso è quello dell’Ordine dei Medici che ha scatenato una vera e propria battaglia nei nostri confronti, attacco a nostro parere pretestuoso e finalizzato a garantire antichi privilegi. Noi cerchiamo di aiutare i Professionisti nel loro lavoro portando su Internet la loro attività e nel contempo offriamo ai clienti la possibilità di comprare visite preventive a prezzi vantaggiosi».
Tali polemiche, quali riflessioni e aggiustamenti vi hanno portato a fare nelle vostre politiche operative e commerciali? «Abbiamo implementato il servizio Customer Care per garantire un’assistenza sempre più efficiente ai nostri utenti, abbiamo implementato il dipartimento dedicato all’Assistenza Partner per assicurare un supporto sempre più accurato ai partner commerciali ed aiutarli nella gestione della campagna, abbiamo stipulato un accordo con un corriere nazionale, attualmente nostro fornitore ufficiale, per gestire meglio le spedizioni dei prodotti».
Per concludere, come si sta sviluppando ed evolvendo il fenomeno del social shopping? «Dal nostro punto di vista stiamo cercando di sviluppare il social shopping in modo sempre più semplice e sicuro, con l’obiettivo di poter offrire ai nostri utenti offerte di qualità sempre migliore. L’implementazione dei nostri processi di selezione dei partner e delle offerte, ci permette di proporre deals sempre più interessanti e di valore. Inoltre lo sviluppo di strumenti innovativi come la piattaforma automatica per prenotare il posto al ristorante, facilita l’uso dei coupon stessi evitando attese e malcontenti. Lo stesso discorso vale per i nostri partner ai quali Groupon offre una serie di strumenti innovativi per gestire i clienti e fidelizzarli».


CUPUPPO: LA RIPOSTA VENETA A GROUPON

È il 2010 quando due ex compagni di università incontrano due imprenditori padovani decidendo di dare vita a Cupuppo. Start-up dal cuore veneto, www.cupuppo.it, attualmente propone offerte in 14 città italiane, per lo più del Nord Est sfruttando una forte partnership con alcune radio locali del gruppo Sphera (Radio Company, Radio Padova, Easy Network, Radio Valbelluna). Partito ufficialmente, dopo una fase di test, nel maggio 2011, da quel momento il sito ha venduto oltre 2.000 coupon e ha collaborato con oltre 300 realtà aziendali.

DI CARLO BONALDI

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