Approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo intervento urgente per sostenere il potere d’acquisto e tutelare il risparmio
La conferma della riduzione delle bollette di gas e luce per le famiglie disagiate, dell’azzeramento degli oneri di sistema e della riduzione al 5% dell’Iva sul gas, ma anche un contributo straordinario per il riscaldamento negli ultimi 3 mesi dell’anno e il via libera all’uso della social card anche per l’acquisto di carburanti sfruttando un nuovo bonus.
Sono queste le principali misure urgenti di sostegno al potere d’acquisto delle famiglie e alle giovani coppie contenute nel nuovo decreto-legge energia approvato nella seduta di ieri pomeriggio, 25 settembre, dal Consiglio dei Ministri.
Gli interventi decisi a Palazzo Chigi non si fermano comunque ai temi energetici.
Il Governo ha infatti deciso, contro il caro prezzi, di introdurre misure anche per la tutela del risparmio, sul trasporto pubblico locale e sulle borse di studio universitarie. Inoltre, un pacchetto di interventi è dedicato alle imprese: dal salvataggio dei piccoli esercizi commerciali alle agevolazioni per le imprese energivore.
Le misure energetiche per le famiglie
Il sostegno alle famiglie prevede interventi per circa 1,3 miliardi di euro.
Al riguardo, va ricordato che, secondo la Cgia di Mestre, sono 2,2 milioni le famiglie italiane in povertà energetica.
La prima misura, cioè la proroga per il 4° trimestre 2023, fino quindi al 31 dicembre, riguarda i bonus energia introdotti dai Governi Draghi e Meloni, destinati a decadere il prossimo 30 settembre.
Lo sconto delle bollette per i nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro (30 mila se con 4 figli) o con componenti in condizioni di salute gravi consentirà in concreto di ridurre la spesa del 30% per l’energia elettrica e del 15% per il gas.
Gli oneri di sistema, invece, continueranno a essere azzerati per altri 3 mesi per il gas naturale, dopo la reintroduzione dallo scorso aprile, di quelli per la luce.
Sempre riguardo al metano, si applicherà ancora l’aliquota Iva ridotta dal 10% al 5% alle somministrazioni per combustione per usi civili e industriali, alle forniture di servizi di teleriscaldamento e alle somministrazioni di energia termica prodotta utilizzando il gas.
L’assegno del bonus luce e gas per le famiglie in condizioni di disagio economico e fisico, con una spesa massima autorizzata di 300 milioni, sarà invece integrato con un contributo straordinario trimestrale, definito da Arera e crescente in base al numero dei componenti familiari.
Il bonus carburanti e le altre misure per i nuclei
Una delle principali novità introdotte a sostegno delle famiglie è la possibilità di utilizzare la social card, finora messa a disposizione dei nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro per l’acquisto di generi alimentari, anche per acquistare carburanti. A tal fine, le risorse complessive destinate alla card “Dedicata a te” sono state incrementate attraverso il decreto di ulteriori 100 milioni di euro.
L’importo del contributo spettante a ogni famiglia avente diritto sarà stabilito con apposito provvedimento entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, ma dovrebbe ammontare a 80 euro.
Tra le altre misure contenute nel decreto energia, vanno ricordati anche: l’incremento di 12 milioni di euro del fondo per l’attribuzione, destinato alle persone fisiche che nel 2022 abbiano conseguito un reddito complessivo non superiore a 20 mila euro, di un bonus per l’acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico locale o ferroviario nazionale; l’aumento di 7,5 milioni del fondo per le borse di studio per l’accesso agli studi universitari. In arrivo anche la proroga di 3 mesi, fino al 31 dicembre 2023, dei termini per ottenere le agevolazioni per l’acquisto della prima casa da parte degli under 36.
Le misure per le imprese
A fianco delle misure introdotte per le famiglie, le novità principali riguardanti le imprese sono la cosiddetta “sanatoria degli scontrini” e la modifica del regime delle agevolazioni a favore delle imprese “energivore”.
La prima norma, che si stima eviterà la chiusura di oltre 50 mila piccoli esercizi commerciali, consentirà di esercitare, entro il 15 dicembre, il ravvedimento operoso per le violazioni avvenute tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 e constatate fino al prossimo 31 ottobre.
La posizione potrà cioè essere sanata con il pagamento previsto dalla legge, evitando così di incorrere nelle sanzioni accessorie della sospensione della licenza o dell’attività.
Quanto alle imprese a forte consumo di energia elettrica, non inferiore a 1 Gwh l’anno, le modifiche al regime delle agevolazioni riguardano i presupposti di accesso al regime agevolativo a decorrere dal 1° gennaio 2024 e il superamento del sistema degli scaglioni per la modulazione del beneficio, in funzione dell’intensità elettrica delle singole imprese, a favore di un valore unico per tutte le imprese che versino in determinate condizioni.
Alberto Minazzi