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A Cortina d'Ampezzo l’edizione zero dell’ EbikeSupercup

A Cortina d'Ampezzo l’edizione zero dell’ EbikeSupercup
EbikeSupercup: passaggio di porta verso il traguardo

La Regina delle Dolomiti si candida a diventare capitale della bici elettrica

Prima di affrontare una vertiginosa discesa fra le porte di uno slalom gigante, tirate fuori sufficiente fiato e muscoli per risalire cinquecento metri di una delle più spettacolari piste da sci della conca ampezzana. Non con gli sci, bensì in sella a una e-bike.
Benvenuti nel mondo tutto-giovane e tutto-sportivo della EbikeSupercup, novità assoluta dell’estate di Cortina d’Ampezzo che, in attesa delle Olimpiadi invernali 2026, presenta proposte sportive e agonistiche capaci di portare alla ribalta atleti sconosciuti o imporre inedite discipline.
L’edizione zero di questo torneo si è già svolta con tanto di gara, giudici-arbitri, cronometristi, sponsor e premiazione.
Non è quindi un wishful thinking; non è una promessa o una proposta da libro dei sogni.
«La EbikeSupercup è qui e come comitato organizzatore stiamo lavorando anche a livello internazionale per farne un campionato diffuso ospitato in alcuni dei centri alpini più prestigiosi e ricchi di una tradizione sportiva di alto livello», spiega Cristina Riponti, co-fondatrice e communications executive del  torneo.

EbikeSupercup
Scollinamento in massima pendenza

La EbikeSupercup

Le gare di Cortina, tenutesi sulla pista di Rumerlo (pendenza tra il 40 e il 60%) sulle Tofane, hanno dato la misura di cosa questo campionato e-bike sia destinato a diventare grazie a una formula innovativa che si richiama a una serie di discipline “maggiorenni”: dallo sci alla vela, dal ciclismo alla MotoGp.
Il tutto coniugato con due parole chiave anche per l’universo dello sport del XXI secolo: sostenibilità e rispetto dell’ambiente.
La veneziana Cristina Riponti, anima organizzatrice di noti eventi sportivi sciistici in Italia e in Europa, affianca Dario Gattinoni,  presidente di AssoEbike. Un imprenditore con una pluriennale esperienza in Usa nello sport anche per marchi di settore di standing mondiale. Poi c’è Ivano Edalini, ex slalomista azzurro.

EbikeSupercup
Dario Gattinoni e Ivano Edalini nel briefing prima della gara

 

A ridosso di Ferragosto, dopo le prove tecniche per le biciclette, non una selezione per la gara finale visto che si era all’edizione zero (team a numero limitato e niente “quota-rosa”), il via alla competizione vera e propria. Gara in linea sulla parte finale della pista che ospita le gare di Coppa del Mondo di sci.
«Un circuito impegnativo da completare 18 volte -illustra Riponti a metropolitano.it- in salita e in discesa, con le porte dello slalom gigante ad accentuare la performance atletica. Tempo massimo “chiuso”, cioè prefissato. Vero che per la salita ci sono le batterie della bici, ma i muscoli contano eccome».

Una gara itinerante, anche tra le discipline sportive

E ciò spiega bene come questo torneo ciclistico, che per certi versi ricorda l’adrenalinica specialità del downhill, si coniughi con lo sci. Ma come spiega Gattinoni, ci sono anche precisi riferimenti all’America’s Cup di vela: «Il format delle selezioni ricalcherà quello dei round robin della competizione velica più famosa del mondo: ogni località inserita nel programma avrà il suo team vincitore e atleta assoluto vincitore in base al punteggio e il suo premio. Poi finale tra i vari vincitori chiamamoli di “tappa”». E così questa Supercup vuole strizzare l’occhio anche al mondo delle regate veliche.
Spettacolo nello spettacolo.

Acrobazie come nel downhill per guadagnare secondi

Al momento, conferma Riponti, le trattative per queste tappe sono con Garmisch Partenkirchen in Germania, Madonna di Campiglio in Trentino e Saint Moritz, in Svizzera. Edalini è al lavoro anche sul fronte di Schladming, in Austria e Kranjska Gora in Slovenia.
«Aspettiamo di definire quindi un calendario per i vari appuntamenti e nel 2024 si parte. Sempre con Cortina prima sede di gara in quanto il torneo nasce qui, ma la finale sarà itinerante per aggiungere spettacolarità alla manifestazione e così attirare non solo altri team e altri atleti ma anche convincere altre località alpine ad ospitare “tappe” ovvero round robin della EbikeSupercup».

Simone Agazzi, campione di enduro con e-bike, vincitore a Cortina affronta una delle ultime porte

Cortina capitale della bici elettrica

Come tutti i tornei che si rispettino, anche questo avrà il suo trofeo finale. Se le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 caleranno il sipario in Arena di Verona, la EbikeSupercup la sua coppa l’avrà tutta “soffiata a Venezia”.
«Sarà rigorosamente in vetro di Murano. Disegno ancora segreto, ma di nuovo ci siamo ispirati alla Coppa del Mondo di sci, tutta in cristallo» anticipa Cristina Riponti. E di coppe del mondo nello sci, l’Italia ne sa molto: dai recenti successi in serie della Valanga Rosa con Goggia, Brignone e Bassino al museo “personale” di Gustav Thöni in mostra nell’albergo di famiglia a Trafoi, passando per Alberto Tomba e l’ampezzano Kristian Ghedina. Ora Cortina d’Ampezzo si candida a diventare anche capitale della bici elettrica: le piste (da sci) ci sono, lo scenario naturale non manca (con un’attenzione anche a come reinventare un turismo di montagna nell’età dei cambiamenti climatici -compresi inverni con poca o privi di neve-) per non parlare dell’effetto trainante per il Made in Italy e in genere per l’economia, per la ricerca su materiali e tecnologie e pensando a un turismo più consapevole e rispettoso della Natura.

Agostino Buda

Un commento su “A Cortina d’Ampezzo l’edizione zero dell’ EbikeSupercup

  1. Molto interessante!


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