L’8 marzo è la giornata internazionale dei diritti della donna e in tutta Italia sarà un susseguirsi di eventi e celebrazioni.
Un giorno che pone l’attenzione su una figura che nella storia ha sempre avuto un ruolo fondamentale per l’umanità ma che ha visto riconosciuti i propri diritti solo nei tempi più recenti.
E solo in una parte del mondo. A oggi, infatti, ci sono ancora donne alle quali non sono riconosciuti diritti, che vengono vendute o date in spose ancora bambine, che subiscono violenze di ogni genere.
La scelta di dedicare la giornata dell’8 marzo alle donne è legata, come noto, alla morte, durante un incendio divampato all’interno dell’azienda nella quale erano state segregate dai titolari perché avevano scioperato chiedendo condizioni di lavoro migliori e salari più alti, delle operaie dell’industria tessile Cotton di New York. Era il 1908.
Oggi la situazione è decisamente migliorata rispetto a quella data, ma ancora molto c’è da fare per arrivare ad eliminare il gender gap salariale, in una società che vede ancora una predominanza maschile nei ruoli di potere.
Il gender gap salariale: ancor oggi un problema
Secondo il Global Gender Gap report del World Economic Forum, tra donne e uomini nel modo del lavoro c’è un ampio divario per colmare il quale, con i ritmi attuali, saranno necessari 267,6 anni.
Secondo i dati Eurostat il nostro Paese è al 126° posto al mondo per parità di salario tra uomini e donne e, a seguito della pandemia, sono proprio le donne (99 mila secondo il Censis) ad aver perso, molto più degli uomini, il lavoro.
La stessa pandemia ha acuito anche un altro grave problema, ovvero quello della violenza domestica e dei femminicidi.
Il numero delle donne uccise in Italia, secondo i dati del Dipartimento della pubblica sicurezza – Direzione centrale della polizia criminale, è cresciuto dell’8% in un solo anno.
La ricorrenza dell’8 marzo ci ricorda quanto importante siano state le conquiste sociali, economiche e anche politiche delle donne, ma anche quanto ancora oggi le discriminazioni siano presenti nel mondo.
La Festa della Donna nel 2022
In Italia molteplici sono le manifestazioni previste.
Spettacoli teatrali, eventi sportivi, reading e film, mostre e dibattiti: da nord a sud, la giornata sarà dedicata a ricordare, denunciare ma anche a premiare donne coraggiose.
A Varese saranno aperti due luoghi del Sacro Monte: la cripta del Santuario, ricca di bellezza e di storia dove si possono ammirare, tra le altre, Maria e Sant’Apollonia e il Museo Baroffio che sarà aperto per l’occasione, anche se la sua riapertura ufficiale è prevista per il 19 marzo, con il suo millennio di immagini di donne.
A Milano, Casa della Cultura e Università Bicocca hanno programmato l’incontro“Donne immigrate e reti di solidarietà a Milano”, mentre l’Università Statale ha organizzato unadue giorni di eventi online e in presenza il 7 e l’8 marzo. Tra questi, lunedì 7 marzo, alle 16.30, il dibattito di studiose, delegate rettorali ed esponenti politiche che sarà trasmesso in diretta sul canale Youtube dell’ateneo. Il tema sarà quello della parità di genere nella vita personale e lavorativa. Parteciperà anche la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.
A Venezia è previsto il primo premio donna 2022, indetto da 25 Venice Press, dedicato ad una figura femminile che si è contraddistinta nel panorama culturale e sociale veneziano.
A Padova La Commissione per le Pari opportunità del Comune inaugurerà delle targhe dedicate alle “donne che hanno fatto la differenza” sulle rotonde del tratto viale della Pace – Biri. Le targhe sono dedicate a Gigliola Valandro, Madri costituenti, Felicia Bartolotta Impastato.
A Caltanissetta al Cefpas ci sarà un incontro dal titolo “Dalla tua parte: storie di donne e di rinascita”. Un evento che si terrà in sinergia con diverse istituzioni e associazioni del territorio. I sindacati CGIL,CISL e UIL promuovono un webinar dal titolo “Il protagonismo delle donne nella ripresa, per il lavoro di qualità, in sicurezza“.
A fianco delle donne ucraine in fuga dalla guerra
La festa della donna, in quest’anno funestato dalla guerra, è dedicato da Ai.Bi (Associazione Amici dei Bambini) alle madri ucraine in fuga con i loro figli.
Per la giornata internazionale delle donne, l’associazione invita quindi ad acquistare la pergamena solidale che “contiene un aiuto alle donne e alle bambine che stanno vivendo e fuggendo dagli orrori della guerra e un abbraccio virtuale alle donne e operatrici di pace impegnate in prima linea, in segno di vicinanza e solidarietà”.
Valentina Rossi