Mostra del cinema di Venezia: atto secondo.
Si apre l’ultima settimana del Festival, che oltre alle difficoltà legate all’ organizzazione in tempi di Covid, si trova ad affrontare quelle meteo di un lunedì all’insegna di temporali e grandine.
Ma al Lido, nonostante diverse aree nella mattinata del 7 settembre siano state inondate dall’acqua e diversi mezzi di navigazione si siano fermati in attesa che la situazione migliorasse, non si demorde.
E’ in scena la tenacia e la voglia del cinema italiano e internazionale di ripartire.
Sono numerosi gli attori e i personaggi del mondo dello spettacolo arrivati in laguna in questa prima settimana. Accanto ad attori e attrici, esponenti del mondo della politica e della cultura, ha sfilato sul red carpet blindato della Mostra anche l’infermiera 23 enne di Milano Alessia Bonari, diventata il simbolo della lotta al Covid-19 grazie alla foto che la ritraeva alla fine di un turno di lavoro stanca e con il volto segnato dai lividi creati dalla mascherina portata troppo a lungo. Già “Personaggio dell’Anno”, premio conferitole da Tiziana Rocca, Alessia Bonari è stata invitata anche alla Mostra del Cinema in quanto emblema della lotta alla pandemia.
Tra le celebrità, anche quelle della rete. Le influencer non sono infatti mancate, attirando davanti all’Excelsior e a Palazzo del Cinema numerosi giovani fans. Tra loro Beatrice Valli, Ludovica Pagani, e Stella Manente. Arrivata anche Cecilia Rodriguez.
Le donne vere madrine dell’edizione 77
Tra gli arrivi che hanno fatto discutere il pubblico della Mostra, quello di Matteo Salvini, che ha accompagnato la fidanzata Francesca Verdini per assistere al film di Claudio Noce “Padre Nostro”.
Un film acclamato dalla critica, incentrato sul rapporto tra un padre ed un figlio durante gli anni di piombo, dove gli interpreti, tra i quali Pierfrancesco Favino, danno voce alla “generazione degli invisibili” ovvero dei bambini che hanno vissuto alcune terribili vicende in tenera età.
Ma sono soprattutto le donne, accanto alla madrina ufficiale Anna Foglietta, le madrine del Festival del Cinema 2020.
A partire dalle registe. Su diciotto film in gara otto sono realizzati da donne, due delle quali italiane: Emma Dante e Susanna Nicchiarelli, che alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si sono presentate rispettivamente con i film “Le sorelle Macaluso” e “Miss Marx”. Donne sono inoltre i due leoni d’oro alla carriera assegnati quest’anno: Tilda Swinton e Ann Hui.
Ancora un’importante presenza femminile, anche se virtuale, è stata quella della giovane attivista Greta Thunberg, protagonista del documentario “I’m Greta” di Nathan Grossman.
Infine, ancora donna è la regista Mona Fastvold, il cui film ha destato il suo clamore nonostante i tempi: “The world to come”, cronache di un amore lesbico di metà Ottocento.