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24 anni di vita in più? Le buone abitudini possono aiutare

24 anni di vita in più? Le buone abitudini possono aiutare

Soprattutto attività fisica e alimentazione sana aiutano a vivere meglio e più a lungo. I risultati di uno studio condotto dallo specialista in scienze della salute Xuan-Mai Nguyen

Mens sana in corpore sano, ovvero mente sana in un corpo sano. Un detto che chissà quante volte ognuno di noi avrà ripetuto, anche se poi il passaggio dal dire al fare non è sempre così automatico.
L’espressione racchiude in sé una grande verità. Ma bisogna aiutarsi.
Chi non desidererebbe vivere il più a lungo possibile e in salute?
Ebbene, uno studio realizzato negli Stati Uniti rileva che seguire delle sane abitudini quando si hanno una quarantina di anni può aiutare a prolungare la vita di ben 24, mentre se lo si fa tra i 50 e 60 anni il prolungamento oscilla tra 21 e 18 anni in più.

Attività fisica e alimentazione corretta in primis

Scopriamo l’acqua calda se diciamo, come lo stesso studio ha dimostrato, che in primis tra le buone pratiche per una vita più lunga e migliore c’è l’attività fisica. Praticare uno sport e avere una quotidianità attiva è infatti la base fondamentale per il benessere. E non serve strafare. Lo studio americano, che ha coinvolto 700mila persone, ha dimostrato che rispetto a chi conduce una vita sedentaria, anche una semplice camminata di 30 minuti al giorno è sufficiente per abbattere il rischio di morte per qualsiasi causa del 46%.

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Da sola l’attività fisica non basta. Per allungare la vita e mantenere la salute è necessario abbinare un’alimentazione corretta. Un esempio? Basta ridurre il consumo di carni rosse e introdurre più verdure nella propria dieta per andare nella giusta direzione. E’ stato dimostrato che una dieta a base vegetale può contribuire a ridurre la possibilità di morte del 21%. La ricerca dello specialista in scienze della salute ha anche preso in considerazione le droghe, in particolare gli oppioidi che nel solo 2020 ha causato la morte di quasi centomila persone negli Stati Uniti. Da quanto emerso, evitandone l’uso, la possibilità di morire si riduce del 38%.

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Niente fumo e alcol, un buon sonno è importante

Lo studio ha preso in esame le abitudini degli ex militari statunitensi che hanno prestato servizio all’estero durante la loro permanenza nell’esercito USA.  Anche eliminare il consumo di prodotti a base di tabacco allunga la vita, riducendo il rischio di morte del 29%. Così come i bevitori sono a rischio e se si evita di consumare più di quattro bevande alcoliche al giorno si riduce il rischio di morte precoce del 19%. L’ideale sarebbe eliminarle completamente considerato che anche chi è più moderato nel consumo è comunque a rischio. Nel decalogo delle buone abitudini non va dimenticata l’importanza di dormire tra le 7 e le 9 ore ogni notte, per un 18% in meno di morte precoce.

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Altri “segreti” per vivere più a lungo

Il quotidiano frenetico tra un’attività e l’altra senza concedersi magari anche piccole pause di relax di certo non favoriscono l’allungamento della vita. Lo stress si accumula e provoca danni alla salute quindi, come sottolinea lo studio del dottor Xuan-Mai Nguyen, riuscire a gestirlo può aiutare a ridurre il rischio di morte precoce del 22%. Un contributo a una vita più lunga, 5% di morte precoce in meno, e migliore arriva anche dalle relazioni sociali che se sono positive non possono che agevolare o meglio allungare il percorso verso la terza età.

Silvia Bolognini

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