Le giornate sono notevolmente più corte e, soprattutto in assenza del sole, la temperatura fa sentire i primi brividi di freddo. Segnali inequivocabili che l’estate è finita.
Quest’anno, non ufficialmente da ieri. L’autunno astronomico inizierà infatti questa sera, 22 settembre, alle 20.21 (ora legale italiana) nell’emisfero boreale.
Va precisato “astronomico”, in quanto per la meteorologia l’estate, intesa come il periodo più caldo dell’anno, è già terminata il 31 agosto.
Perché l’autunno inizia con date diverse
L’equinozio (notte uguale, dal termine latino aequinoctium) è un evento astronomico che ricorre due volte l’anno, a marzo (equinozio di primavera) e a settembre.
In entrambe le occasioni si alternano 12 ore di luce e 12 ore di buio. A partire dal 22 settembre nell’emisfero boreale le ore di oscurità iniziano a prendere il sopravvento e le giornate diventano sempre più corte fino ad arrivare al solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno, il 21 dicembre.
Forse non tutti sanno che l‘equinozio non ha una data fissa. E che tra circa tre secoli, come già accaduto in passato, si farà addirittura attendere fino al 24 settembre.
La maggior parte delle volte capita il 22 o 23. Il prossimo anno, come successo nel 2019, cadrà appunto il 23 settembre.
Nel 1931 è successo che cadesse il 24. Perché capita questo?
Dipende dalla differenza che c’è tra il nostro calendario (detto gregoriano) che dura 365 giorni e il tempo che la Terra impiega davvero per completare il proprio giro intorno al Sole. Periodo in realtà pari a 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 6 secondi, che, per essere ancora più precisi, a causa della processione degli equinozi alla fine risulta di 5 ore, 48 minuti e 46 secondi.
L’anno bisestile
L’escamotage per evitare il progressivo distanziamento tra il calendario gregoriano e il ciclo delle stagioni è l’anno bisestile che ogni quattro anni aggiungendo un giorno al mese di febbraio riequilibra la situazione. Un altro accorgimento prevede anche che possano essere bisestili solo gli anni secolari, ovvero quelli che segnano il passaggio di secolo, divisibili per 400. Per questa ragione il 2000 è stato bisestile, mentre il 2100 non lo sarà.
L’estate settembrina: ritorna il caldo
Se l’arrivo dell’autunno ha portato a sentire i primi brividi di freddo, le previsioni meteo segnalano che nei prossimi giorni sole e temperature sempre più calde ritorneranno a farla da padrone.
Succederà grazie a un’inaspettata rimonta dell’anticiclone a matrice sub tropicale che riporterà l’estate su gran parte dell’Italia.
Il team di www.ilmeteo.it comunica che i venti freschi che in queste ore soffiano su molte regioni tra giovedì e venerdì lasceranno il posto a quelli più caldi.
L’anticiclone africano porterà così a un progressivo aumento delle temperature massime.
La prima regione in cui si registrerà nuovamente caldo sarà la Sardegna, che arriverà a toccare i 36°C.
Seguiranno la Toscana e il Lazio con le città di Firenze e Roma che arriveranno a 30 gradi.
Successivamente il resto del sud con punte di 32 – 33°. Pur se in modo meno evidente, le temperature aumenteranno anche al Nord.
Sulle zone pianeggianti la colonnina di mercurio oscillerà tra 24 e 26 gradi.
Silvia Bolognini
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