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2023: la Croazia è nell’Eurozona. Cosa cambia per gli italiani

2023: la Croazia è nell’Eurozona. Cosa cambia per gli italiani
Rovigno, Croazia

Il Paese balcanico ha adottato l’euro entrando nell’area Schengen

L’arrivo del nuovo anno ha segnato una data storica per la Croazia. Dal 1 gennaio, dopo quasi un decennio di adesione all’Unione Europea, ha infatti fatto il suo ingresso nell’Eurozona e nell’area Schengen, che consente di circolare senza passaporto tra Stati membri. E’ la 27esima nazione a farne parte.
Addio dunque alla sua valuta nazionale, la kuna (HRK), sostituita dall’euro, che diventa anche in Croazia valuta ufficiale.
Per i primi 15 giorni del 2023 si potranno usare entrambe le monete ma, dal 15 gennaio, solamente l’euro.
Non è l’unico cambiamento che riguarderà certamente i croati ma anche i tanti italiani che da sempre hanno scelto la Croazia come luogo di vacanza.
Da ieri, vi ci si potranno recare infatti senza più dover far code alle frontiere di Trieste e della Slovenia per i controlli di routine e senza dover esibire la carta d’identità.
Al momento sono stati soppressi 73 valichi di confine terrestri e 12 nei porti. Per il traffico aereo, la data di svolta è il 26 marzo.

croazia

Il cambio delle kune

Chi dovesse cambiare kune in euro, ha comunicato la Banca d’Italia, lo potrà fare fino al 28 febbraio “al valore di parità”.
Il cambio sarà effettuato a titolo gratuito presso le filiali di Ancona, Milano, Roma Sede, Trieste e Venezia per un importo massimo, concordato nell’Eurosistema, di 8.000 kune (HRK) corrispondente al controvalore di circa mille euro per ciascuna operazione.
Lo scorso 12 luglio, il Consiglio dell’Unione europea ha fissato il tasso di conversione della kuna croata: 7,53450 kuna per 1 euro.

La Croazia, membro Ue dal 2013

«La Croazia porta a compimento la sua piena integrazione europea. Può essere fiera di essere entrata nell’eurozona e nell’area Schengen perché riuscirà ad attrarre più investimenti, si creeranno nuovi posti di lavoro, crescerà l’economia e potrebbe anche diventare un hub energetico per fonti rinnovabili – ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen all’agenzia di stampa croata Hina -. Anche il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella si è espresso attraverso Twitter dichiarandosi soddisfatto per lo storico evento e auspicando che altri Paesi raggiungano lo stesso obiettivo, a beneficio di tutta l’Ue.

Il mio giro del mondo Croazia, Laghi di Plitice 2019
Il mio giro del mondo Croazia, Laghi di Plitice 2019

Rapporti economici: l’Italia secondo partner commerciale della Croazia

Il nostro Paese occupava nel 2000 la prima posizione nei rapporti commerciali con la Croazia e ha mantenuto questa posizione fino al 2014, quando è stato sorpassato dalla Germania. Secondo quanto riferisce Infomercatiesteri, nel 2019 il valore dell’interscambio bilaterale ha raggiunto i 5,6 miliardi di Euro e ha rappresentato il 13,7% del totale dell’interscambio commerciale croato. Nel 2021 l’Italia ha mantenuto la posizione di secondo partner con una quota del 12,56% dell’interscambio totale con il Paese, pari a quasi 6 miliardi di euro. Nello stesso anno le esportazioni italiane in Croazia sono cresciute del 26,50%, migliore crescita tra i primi 5 Paesi partner della Croazia. Cresciute anche le esportazioni croate in Italia con una percentuale del 28,03%, quasi 2,4 miliardi di euro.

Silvia Bolognini

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