I dati del primo semestre confermano un calo dei reati rispetto al 2019. Ma i delitti informatici sono raddoppiati (e crescono anche le violenze sessuali)
Il trend di calo, iniziato nel 2013, continua. Pur con una risalita di alcune tipologie di reati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nei primi 6 mesi del 2022 in Italia si sono commessi meno illeciti rispetto allo stesso semestre del 2019.
Sono stati esattamente 1.048.979, con un calo del -8,7% nel confronto con l’ultimo anno pre-Covid. C’è, è vero, una parziale ripresa su base annua (+7%). Ma, al netto del 2020 (con la netta frenata legata alle restrizioni sanitarie), la tendenza in corso rimane.
Le forme di criminalità, soprattutto, si evolvono in parallelo ai progressi tecnologici, tant’è che, tra delitti commessi e denunciati, quelli informatici raddoppiano, mentre ad esempio si sono dimezzate le rapine in banca.
È quanto emerge dalle statistiche, per quanto non ancora consolidate, estratte dalla banca dati interforze dal Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno per Il quotidiano economico Sole 24 Ore.
I reati in calo
I reati che hanno fatto registrare la maggior contrazione nel confronto tra il primo semestre dell’anno in corso e quello dell’anno passato sono le violazioni della proprietà intellettuale (-58,5%, per un totale di 103). Poi vengono le già citate rapine in banca: sono state solo 73 (-49,7%).
Sul “podio” anche gli episodi di riciclaggio e impiego di denaro sporco (535, -44,9%). Vengono quindi le associazioni per delinquere (128, -41,8%), le contraffazioni di marchi e prodotti industriali (1.579, -40,5%), le associazioni di tipo mafioso (40, -40,3%) e i reati legati agli stupefacenti (14.206, -30,4%).
Segni “meno” anche per lo sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile (570 casi, -25,7%) e per i furti, pur in risalita del 29% rispetto al 2021, ma in calo del -16% rispetto al 2019. Nel dettaglio, quelli in abitazione sono scesi del -25,5% (per un totale di 56.546) e quelli negli esercizi commerciali del -18,9% (30.927).
I reati online
Per converso, i 15.215 delitti informatici (circa 84 in media ogni giorno), sono stati il doppio nel primo semestre 2022 se rapportati all’analogo periodo del 2019. All’interno della categoria del crimine online rientrano anche le truffe e le frodi informatiche: c’è sì una prima leggera frenata, ma il confronto con il 2019 resta col segno “più”: +18%, per un totale di 125.371.
Rientrano invece nella categoria “estorsioni” (terza tipologia di reati per percentuale di crescita, con un +23,1% e un valore assoluto di 6.048) gli attacchi ransomware, quelli cioè attraverso i quali i pirati informatici prendono controllo dei computer di grandi organizzazioni attraverso virus, criptandone i dati e chiedendo quindi un riscatto per tornare alla normalità.
Violenze sessuali e altri reati in crescita
Tra i reati “classici”, il principale campanello d’allarme arriva dalle violenze sessuali, con 2.798 (+24,1% e +14% per quelle compiute su under 14), anche se questo dato va letto come una maggiore propensione alla denuncia da parte delle donne.
E poi incendi (3.293, +18,1%), rapine in pubblica via (7.331, +13,2%), contrabbando (224, +7,7%), danneggiamenti seguiti da incendi (4.075, +7,1%), furti con strappo (6.483, +2,8%) e rapine (12.454, +1,2%).
Alberto Minazzi