Il ministero della Salute ha diramato una precisazione che disciplina il limite di persone a tavola nei ristoranti.
Resta infatti confermato il limite di quattro persone per tavolo per pranzi e cene nei locali e questo vale non solo per le zone gialle ma anche nelle regioni bianche.
Così, al ristorante si continuerà ad andare in famiglia o con pochi amici, fino a raggiungere il numero di 4 commensali.
La norma era già contenuta nel dpcm del 2 marzo, nel “decreto riperture” del 22 aprile e nella premessa delle Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali del 28 maggio.
Tuttavia, nella definizione di ciò che significava riaprire in zona bianca, pare che la questione non fosse stata messa nero su bianco, tanto che il ministro Speranza proprio oggi ha ritenuto di diramare una precisazione in merito.
Sia in area gialla che bianca si può dunque cenare all’interno dei locali, a patto che sia rispettato il numero limite e che tra un tavolo e l’altro sia garantita una distanza di almeno un metro.
Si può scendere sotto il metro di distanza se tra i tavoli siano presenti barriere fisiche di separazione, che non ostacolino però il ricambio d’aria, obbligatorio per poter lavorare e accogliere i clienti all’interno.
Devono inoltre esser messi a disposizione dei clienti prodotti per igienizzare le mani e i menù devono essere plastificati o consultabili online. E’ richiesto di conservare un elenco degli ospiti, con recapito telefonico di almeno una persona per tavola per almeno 15 giorni per l’eventuale tracciamento.
La mascherina, infine, si può togliere solo per bere e per mangiare.
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Covid: bandite le tavolate. Al ristorante resta il limite di 4
1 Giugno 2021