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Impennata di morbillo in Italia: 864 casi da inizio 2024

Impennata di morbillo in Italia: 864 casi da inizio 2024

Sono 17 le regioni in cui la malattia è stata rilevata. In Abruzzo l’incidenza più elevata con 52 contagi per milione di abitanti

Se lo scorso anno i casi di morbillo in Italia solo stati solo 43, da gennaio ad agosto 2024 le persone che hanno contratto il morbillo sono state invece ben 864.
Un’impennata non solo tra i bambini ma che ha coinvolto anche gli adulti, per i quali possono derivare le conseguenze più gravi della malattia.
Confermata in 17 regioni e province autonome, ha fatto registrare l’incidenza più elevata in Abruzzo con una media di 52 contagi per milione di abitanti.
L’89,9% di chi ha preso il morbillo non era vaccinato al momento del contagio.

La trasmissione del morbillo

Prima dell’introduzione del vaccino, negli anni ’60, si verificava un’ epidemia all’incirca ogni due, tre anni a livello globale, spiega l’Istituto Superiore di Sanità, e causava un numero stimato di 2,6 milioni di morti ogni anno.
Con l’introduzione del vaccino si è verificata una sensibile riduzione dell’incidenza, anche se la malattia è rimasta un’importante causa di mortalità:  si stima che nel 2022 siano morte di morbillo 136.200 persone, per lo più bambini di età inferiore ai cinque anni, con la maggior parte dei decessi nei Paesi sottosviluppati.

morbillo

Il morbillo è altamente contagioso e il 90% delle persone suscettibili esposte a una persona infetta lo prende.
Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee e le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce.
Il virus rimane infettivo nell’aria e sulle superfici infette per un paio di ore e la contagiosità si protrae da quattro giorni prima a quattro giorni dopo l’eruzione cutanea.

I sintomi e le possibili conseguenze

I primi sintomi si presentano dopo un periodo di incubazione che varia da 7 a 18 giorni e sono simili a quelli di un raffreddore, tosse, riniti, congiuntivite con malessere e febbre che va aumentando fino a raggiungere 39 e oltre 40°C.
L’eruzione cutanea compare dopo un periodo che varia da due a quattro giorni, inizialmente sul volto e sul collo per estendersi progressivamente su tutto il corpo. Dura da tre a sette giorni e scompare seguendo l’ordine di insorgenza.

morbillo

La maggior parte delle persone guarisce dal morbillo in due, tre settimane, tuttavia vi possono essere un decorso grave e complicanze fino al decesso. Possono insorgere polmonite ed encefalite acuta, otite media, laringotracheobronchite, diarrea, disidratazione, cheratite, trombocitopenia e convulsioni febbrili.
Il 20-30% dei casi complicati da encefalite acuta ha esiti permanenti a livello neurologico, mentre il morbillo associato a una carenza di vitamina A è una delle più comuni cause di cecità acquisita nei bambini dei Paesi invia di sviluppo.
Per prevenirlo, da una sessantina di anni è disponibile un vaccino vivo attenuato efficace, poco costoso e con un profilo di sicurezza molto elevato. Ne sono indicate due dosi. In Italia la prima è somministrata a 1 anno di vita, la seconda a 5, per arrivare a una copertura che supera il 90%.

Silvia Bolognini

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