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Fine agosto a Venezia: è l'ora di arte e cultura

Fine agosto a Venezia: è l'ora di arte e cultura
Ca' Rezzonico: Lorenzo Quinn, Anime di Venezia, Caterina Cornaro

In attesa dei grandi appuntamenti di inizio settembre, le sedi espositive di centro storico e terraferma propongono un ricco palinsesto di mostre

A Venezia, come ogni anno, l’estate che volge al termine è uno dei momenti più ricchi di arte e cultura. E non solo perché in calendario ci sono gli appuntamenti “fissi” di inizio settembre con le eccellenze del Premio Campiello e della Mostra del Cinema.

Così come, sul fronte delle mostre, non c’è solo “Stranieri Ovunque”, titolo della Biennale d’Arte di Venezia, attualmente visitabile nelle sedi dell’Arsenale e ai Giardini secondo l’orario estivo (fino al 30 settembre dalle 11 alle 19; poi, fino al 24 novembre, dalle 10 alle 18).

Già in questo finire di agosto, nelle numerose sedi espositive della città lagunare, il ventaglio di scelte si presenta estremamente variegato, adatto a soddisfare i gusti più disparati, e ricco di opportunità, tra aperture serali straordinarie e mostre e musei aperti.

L’offerta dei Musei Civici

Arte e cultura ad agosto sono per esempio il “leit motiv” dei Musei Civici di Venezia. La Fondazione ha organizzato, fino al 30 settembre, aperture prolungate ogni venerdì e sabato, sempre ricordando che, in tutti i casi, la biglietteria chiude un’ora prima dello stop alle visite.

Nello specifico, Ca’ Pesaro, Museo del Vetro, Museo di Palazzo Mocenigo, Museo Fortuny, Museo di Storia Naturale e Ca’ Rezzonico sono attualmente visitabili il venerdì ed il sabato fino alle 20; Museo del Merletto e Casa Goldoni restano aperti fino alle 17 e Palazzo Ducale e Museo Correr fino alle 23.

Palazzo Ducale: Giovanni Grevenbroeck, Marco Polo in Tartaria

Entrando nel dettaglio delle mostre temporanee visitabili nelle sedi espositive civiche, Palazzo Ducale ospita (fino al 29 settembre, tutti i giorni dalle 9 alle 19) “I mondi di Marco Polo – Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento”.

Il veneziano Marco Polo non ha solo descritto in maniera tutto sommato attendibile gran parte dell’Asia, ma ha anche assunto il ruolo di supremo interprete e rappresentante della natura mercantile internazionale della sua terra: Venezia.

Marco Polo (e non solo) al Correr e Palazzo Mocenigo

Il grande viaggiatore della Serenissima, di cui ricorrono quest’anno i 700 anni della morte, è al centro, fino al 15 ottobre, anche di una delle mostre del Museo Correr: “La Via della scrittura”, che propone un approfondimento sulle culture calligrafiche incontrate da Marco Polo nel suo viaggio in Oriente.

Il Correr presenta anche l’esposizione “Francesco Vezzoli. Musei delle Lacrime”, che fino al 24 novembre (tutti i giorni dalle 10 alle 20) affianca sue opere (storiche, recenti e alcune realizzate per questa occasione) ai capolavori della collezione del Museo Correr.

Museo Correr: Musei delle Lacrime Vezzoli-Botticelli

Due mostre anche a Palazzo Mocenigo. Di nuovo Marco Polo protagonista della prima, intitolata “Marco Polo. I costumi di Enrico Sabbatini” (fino al 30 settembre, dalle 10 alle 18, chiuso il lunedì). Si tratta di una selezione di abiti di scena protagonisti della grande produzione Rai del 1982 che vide compartecipazioni internazionali, tra cui la stessa Cina. In mostra una trentina di costumi, corredati di diversi bozzetti originali, frutto di anni di studio e preparazione del film, foto di scena.

Sempre a Palazzo Mocenigo, fino al 24 novembre, è ospitata l’installazione “L’albero della vita” di Carla Tolomeo. Il progetto si presenta come summa del percorso creativo di Carla Tolomeo, che ha tratto ispirazione dalla “Zoologia fantastica” di Jorge Luis Borges. La grandiosa installazione è interamente ricoperta di tessuto nei suoi componenti, esprimendo un omaggio all’artigianato tessile veneziano.

Carla Tolomeo

La “tripletta” di Ca’ Pesaro

Sono invece addirittura 3 le mostre temporanee in corso a Ca’ Pesaro. La prima è la personale dedicata ad Armando Testa (1917-1992), visitabile fino al 15 settembre con orario 10-18 e chiusura settimanale il lunedì.

Ca’ Pesaro: Armando Testa

Già presente dal dicembre 2022 nelle collezioni civiche veneziane con 17 opere, il geniale creativo piemontese è al centro di una rassegna monografica che permette di scoprire e riscoprire aspetti inediti della sua produzione.

A Ca’ Pesaro vi è poi, fino al 6 ottobre, l’omaggio a Ennio Finzi, annoverato tra i maestri della grande stagione pittorica dell’astrattismo, con cui prosegue l’attività del museo di valorizzazione degli autori presenti nelle raccolte civiche.

Ancora, la Galleria internazionale d’arte moderna ospita “Chiara Dynys – Lo stile”: una mostra e un progetto site specific e contemporaneamente un riferimento all’opera di Piet Mondrian e al Neoplasticismo (fino al 15 settembre).

Ca’ Pesaro: “Chiara Dynys – Lo stile”

Le proposte delle altre sedi dei Musei Civici di Venezia

Ca’ Rezzonico ospita un’opera di Lorenzo Quinn costituita da 15 statue in rete metallica, animate grazie alla tecnologia e alla realtà aumentata, raffiguranti alcuni dei protagonisti dell’arte, della storia e della cultura (le anime) della Serenissima (fino al 15 settembre dalle 10 alle 18, chiuso il martedì).

Il Museo del Vetro, a Murano, propone invece “Federica Marangoni – On the road 1970-2024. Non solo vetro”. La mostra ripercorre la lunga carriera dell’artista e designer veneziana Federica Marangoni, focalizzandosi sul suo speciale rapporto con il vetro e con Murano, dai primi lavori con questo materiale a oggi (fino al 24 novembre, tutti i giorni dalle 10 alle 18).

Palazzo Fortuny ospita la personale “Eva Jospin. Selva”. Attraverso l’uso di materiali poveri, Eva Jospin dà vita a composizioni plastiche dal forte impatto scenografico che evocano o ricreano il mondo che è al centro dei suoi interessi: paesaggi, alberi, piante, rami, foglie, formazioni geologiche, brani di vegetazione, strutture architettoniche (fino al 24 novembre, dalle 10 alle 18, chiuso il martedì).

Casa Goldoni: “Eva Marisaldi. Biribisso”

Ancora, Casa Goldoni ospita la temporanea “Eva Marisaldi. Biribisso”. Una serie di opere originali dell’artista bolognese, diverse per tecnica e tipologia ma unite da una comune fonte di ispirazione: Carlo Goldoni (fino al 24 novembre, dalle 10 alle 16, chiuso il mercoledì).

E, in occasione della IV Biennale del merletto, il Museo di Burano ospita la mostra “Fragile Stories”, con opere di Mandy Bonnell e Déirdre Kelly composte da bellissimi trafori ritagliati su carte pregiate e mappe geografiche utilizzando il linguaggio estetico del merletto (fino all’8 gennaio, dalle 10 alle 16, chiuso il lunedì).

Museo del Merletto: Fragile Stories, Kelly Déirdre (ph. Francesco Allegretto)

San Giorgio e Ca’ Foscari

L’attuale offerta di mostre veneziana non finisce comunque qui. Le Stanze della Fotografia, sull’isola di San Giorgio, ospita fino al 24 novembre (dalle 11 alle 19, chiusura il mercoledì) “Helmut Newton. Legacy”, la più completa esposizione di opere che ripercorrono l’intera vita umana e lavorativa del grande fotografo tedesco naturalizzato australiano.

La retrospettiva racconta la carriera di un protagonista del Novecento che ha lasciato un segno nella moda, come dimostrano le collaborazioni con la rivista “Vogue” e con stilisti quali Yves Saint Laurent, Karl Lagerfeld, Thierry Mugler e Chanel, ma anche attraverso un nuovo modo di approcciarsi al nudo femminile.

Le Stanze della Fotografia: Helmut Newton. Legacy

Nel biglietto d’ingresso, a partire dal 28 agosto, giorno dell’inaugurazione, sarà inclusa anche la mostra “A Julian Lennon Retrospective”, che presenterà a Venezia una raccolta inedita di fotografie di Julian Lennon, esplorando con uno sguardo intenso l’intimo legame tra natura, responsabilità e umanità.

Spostandoci nella sede centrale dell’Università Ca’ Foscari è possibile visitare la mostra “Uzbekistan: l’Avanguardia nel deserto” che presenta al pubblico oltre 100 opere provenienti dal Museo di Tashkent e da quello di Nukus, da tempo definito come il “Louvre del deserto” evidenziando la connessione tra l’Avanguardia russa e l’arte dell’Asia Centrale.

Il sottotitolo dell’esposizione è “la forma e il simbolo” e rinvia alle influenze reciproche che si stabiliscono tra la cultura del Centro Asia e l’Avanguardia storica russa (fino all’8 settembre, dalle 10 alle 18, chiuso il lunedì).

Da Pinault a Prada, dalla Querini Stampalia alla Marciana

Sono aperte al pubblico anche entrambe le sedi Pinault Collection . A Palazzo Grassi è attualmente in corso “Julie Mehretu ensemble”, temporanea dedicata alla pittrice etiope naturalizzata statunitense (fino al 6 gennaio, tutti i giorni dalle 10 alle 19); a Punta della Dogana è allestita “Liminal” con opere dell’artista francese Pierre Huyghe (fino al 24 novembre, tutti i giorni dalle 10 alle 19).

Ca’ Corner della Regina, sede della Fondazione Prada, ospita quindi l’installazione immersiva “Monte di Pietà”, progetto ideato dall’artista Christoph Buchel (fino al 24 novembre, dalle 10 alle 18, chiuso il martedì).

L’esposizione temporanea “Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere”, prima, grande retrospettiva italiana dedicata all’”enfant terrible” della scena artistica francese del XX secolo, è invece visitabile nella sede della Collezione Peggy Guggenheim a Palazzo Venier dei Leoni (fino al 16 settembre, dalle 10 alle 18, chiuso il martedì).

Aperta anche la Fondazione Querini Stampalia dove è esposta la temporanea “A Journey to the Infinite: Yoo Youngkuk” dedicata al grande pittore coreano Yoo Youngkuk (1916-2002). L’esposizione è la prima personale dell’artista in Europa (fino al 24 novembre, dalle 10 alle 18, chiuso il lunedì).

Il cerchio si chiude con le Sale monumentali della biblioteca Marciana, in Piazza San Marco, che ospiteranno a partire dal 24 agosto fino al 20 ottobre (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18), un’altra mostra omaggio al Milione di Marco Polo. L’artista tedesco Dietmar Brixy, esporrà a Venezia le sue coloratissime opere riunite sotto il titolo “The Description of the World.

Un salto in terraferma

Non è solo il centro storico di Venezia, in ogni caso, a essere interessato dal ricco palinsesto di mostre. Sono così 2 le esposizioni in corso all’M9 – Museo del Novecento, a Mestre. La prima è “CalamitA/A’. Indagini e ricerche nei territori del Vajont”.

Il progetto artistico, in cui memoria storica e contemporaneo si incontrano nell’installazione ideata per M9, prende origine dal disastro del Vajont (fino all’8 settembre, dalle 10 alle 19.30, chiuso il lunedì). In anteprima in Italia, all’M9, anche la grande antologica del fotografo canadese Edward Burtynsky (fino al 12 gennaio).

Visitabile ad agosto anche il Museo Nazionale di Villa Pisani, la “Regina delle ville venete”, a Stra, lungo il Brenta. La villa e il giardino con il famoso labirinto sono visitabili dalle 9 alle 19 (chiusura il lunedì). Villa Widmann Rezzonico Foscari, villa in stile rococò a Mira, è invece aperta tutti i giorni escluso il lunedì dalle 10 alle 16.30.

Infine il Museo nazionale e Area archeologica di Altino, a Quarto d’Altino, è aperto al pubblico tutti i giorni escluso il lunedì dalle 8 alle 19.

Claudia Meschini

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