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Agosto, amore mio non ti conosco

Agosto, amore mio non ti conosco

Il primo viaggio insieme: dal paradiso all’inferno il passo è breve

Si parte carichi di entusiasmo, con una gran voglia di fare tantissime cose insieme e l’emozione di condividere per la prima volta ambiti ancora sconosciuti, anche se si è di fatto una coppia.
Ma spesso si torna delusi. E soli.
Il primo viaggio insieme può essere un paradiso o un inferno.
E lo sa bene il 44% delle coppie che, proprio nell’agognata vacanza a due, hanno scoperto la loro incompatibilità.
Il dato è fornito da Dating.com, portale di incontri che, nel suo report, ha evidenziato come il primo viaggio insieme sia “una pietra miliare importante per una relazione, sia che avvenga nei primi sei mesi di appuntamenti sia durante la luna di miele”.

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Conoscersi davvero: durante il viaggio è più facile

Il perché è facilmente intuibile: non è esattamente la stessa cosa condividere poche ore o qualche fine settimana e trascorrere interi giorni e notti insieme. Soprattutto spazi.
Tra tutti, il più difficile è il bagno: quasi il 40% degli intervistati ha affermato che vedere il proprio partner lasciare tracce di dentifricio nel lavandino o dimenticare di sostituire la carta igienica può davvero mettere in crisi la relazione intera.
Le abitudini quotidiane, dalla fame al sonno, dal bagno al lato del letto da occupare fino alla puntualità e al modo di fare le valigie, incidono molto.

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Ti lascio per fame

C’è chi ama riempire la propria vacanza di escursioni e appuntamenti annoiandosi senza far cose eclatanti e chi invece predilige un ritmo lento, senza scossoni, da puro relax.
C’è chi per star dietro al calendario sacrifica volentieri qualche ora di sonno e chi invece ne soffre, tant’è vero che il 31% delle persone intervistate risulta aver interrotto la relazione proprio perché il partner si svegliava e svegliava l’altro/a troppo presto, trasformando la vacanza in un tour de force da incubo.
Ma anche la fame e, al contrario, il procrastinare ogni giorno la tappa al ristorante giocano un ruolo importante in una relazione.
Chi è abituato a mangiare a orari precisi, oppure a farlo poco ma spesso durante il giorno difficilmente digerisce il fatto che il proprio partner non ritenga importante una pausa per ristorarsi. Viceversa, chi si concentra soprattutto sulla scoperta, sul viaggio e sull’avventura spesso non ritiene importante e opportuno rispettare un ritmo scadenzato per il pranzo o lo spuntino, che diventano così occasioni per perder tempo e rallentare la tabella di marcia.

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Cene fredde e musi duri, secondo il report di Dating.com avrebbero infatti messo la parola fine al 38% delle relazioni prese in considerazione dallo studio.

I colori del partner

L’incapacità di scendere a compromessi e di trovare la giusta misura tra le abitudini consolidate dell’uno e dell’altro partner riguarda anche altri aspetti del viaggio: per esempio il buttarsi a letto con abiti usati all’esterno, masticare rumorosamente e magari con la bocca aperta, non essere puntuali rispetto alle prenotazioni effettuate.
Ma soprattutto, quelli che il report chiama i veri “colori” di una persona.
Emergono quando ci si trova di fronte a imprevisti e frustrazioni, che in genere durante i viaggi non mancano mai.
Un ritardo dell’aereo, la perdita dei bagagli, le difficoltà linguistiche o anche un mal di mare, i virus intestinali, un’intossicazione alimentare. Situazioni di stress alle quali ciascuno reagisce a modo proprio, magari rispondendo con maleducazione o rabbia a un’assistente di volo, a un cameriere al ristorante o allo stesso partner che per questo, nel 31% dei casi, ha fatto saltare la coppia.

Consuelo Terrin

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